Evelise Obinu

“Senza Titolo”
Illustrazione
 
Il caffè come viaggio, come momento di Cura del tempo. Il caffè romeno, sempre sui fornelli in ogni casa, il cui profumo mi ricorda miscugli di lingue, paesi e lunghi pomeriggi. Il caffè che preparavamo in un piccolo locale gestito da dei ragazzi egiziani, in cui scaooavamo per rimettere in ordine le idee. Il caffè turco, relgalo di un’amica vagabonda e che aspetta di essere bevuto insieme a lei. E il caffè lungo, lunghissimo, da bere in tazze grandi nel frattempo che sei sommersa di lavoro e cherchi gli incastri giusti per condensare in una giornata più vite.